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Dream Green ECO Group – BULGARIA – In the “Best Business Plan” competition

This Business Plan was created by students of the Secondary School 137 “Angel Kanchev” of Sofia.

DGEG – PDF

ECO P LIFE – BULGARIA – In the “Best Business Plan” competition

This Business Plan was created by students of the Secondary School 137 “Angel Kanchev” of Sofia.

ECO P-LIFE – PDF

BIO FRESH Cosmetic – BULGARIA – In the “Best Business Plan” competition

This Business Plan was created by students of the Secondary School 137 “Angel Kanchev” of Sofia.

Bio fresh cosmetics– PDF

ORTO FAMILY – ITALY – In the “Best Business Plan” competition

The work presented in this post was made by the students of the team “RivogliAMO Taranto in Startup” of the secondary school of the “Istituto Comprensivo Renato Moro” of Taranto and was selected to participate in the “The Best Business Plan” contest.

Orto family is the first example of urban garden in the city of Taranto.

The land where the Orto family would rise was an uncultivated one of 8000 sqm and it would be divided into mini allotment.

Orto Family business owner would take care of the preparation of the land, the planting of the plants, irrigation, would take care of the development phase of the products of the garden, intervening in case of problems.

Below are the PDF files of the Business Model Canvas and the simplified Business Plan.

ORTO FAMILY – Business Model Canvas

Orto Family – Business Plan – IC Moro

Sustainable company Eggplant

Best practices related to the theme of sustainability that are related to business ideas, productive activities that could create a value that is not only economic.

 Describe the BEST PRACTICE

 Proposer Country : Italy

 

To which subject  of the Sustainibility does it refer?

7 – affordable and clean energy and, to a lesser extent

12 – responsible consumption and production.

 

Who does it practise ?

Eggplant S.r.l. – Domenico Centrone, Vito Emanuele Carofiglio and Paolo Stufano.

 Where? (If it belongs to B type, please indicate the geographic place)

 In the Apulia Region,  in Southern Italy, Bari.

When?

Since 2013.

Why do you think that this best practice can be exported?

Because I think to reuse the scraps of the urban’s activities is really helpful to fight the wastage.

Describe the activity

This company provides advanced bioplastic-based solutions. It reuses organic leftovers and waste waters coming from towns to make new materials -such as fertilizer- and sell them on the market. One of the most important goals of the company is to obtain final products without contributing to pollution.

WEBSITE

http://www.eggplant.it/

G.R.E.E.N. in EUROPE – Il progetto

Il progetto G.R.E.E.N. inEUROPE scaturisce dal bisogno di scambiare e divulgare, tra docenti della scuola primaria e secondaria di 1°grado dei diversi paesi della Comunità Europea, buone prassi che sviluppino e diffondano iniziative didattiche che mirino a far acquisire  agli allievi competenze e conoscenze fondamentali per far crescere in loro uno spirito imprenditoriale ed un comportamento rispettoso dell’ambiente. Le difficoltà per la gestione del progetto,  dovute alle distanze fisiche tra le varie scuole e al numero elevato degli attori coinvolti, potranno essere superate grazie all’utilizzo di strumenti  di collaborazione online. E da questi strumenti che parte il progetto, questa è la prima competenza che i docenti devono acquisire attraverso un percorso di formazione che si completa con una certificazione riconosciuta dal programma ECDL. Acquisite le conoscenze per attivare un flusso di comunicazione di buone prassi e metodologie, i docenti si attiveranno per testare le competenze acquisite direttamente su un progetto didattico di respiro europeo. Essi   guideranno i propri allievi , verso lo scambio e la divulgazione di buone prassi che siano portatrici di abitudini, soluzioni, prodotti e idee imprenditoriali che ruotino intorno ai principi di una vita sana ed uno sviluppo economico ecosostenibile. Ogni scuola  sarà portatrice di soluzioni verso un reale sviluppo green, sociale ed economico, ma al tempo stesso mostrerà le proprie criticità locali. Proprio su queste criticità gli studenti potranno elaborare proposte creative per un piano di comunicazione o un’ idea d’impresa partendo dallo studio di soluzioni reali acquisite on site grazie allo scambio transnazionale. Per ogni abitudine, soluzione o prodotto, che ogni scuola deciderà di importare da una diversa realtà nazionale verso il proprio territorio, team di allievi potranno scegliere di intervenire con una delle seguenti azioni:
• sviluppare un progetto di comunicazione per una campagna pubblicitaria che miri alla divulgazione di processi/abitudini o
commercializzazione di prodotti appartenenti alla sfera del Green Lifestyle; .
. sviluppare uno schematico business plan per quelle soluzioni green che possano tradursi in idee imprenditoriali nel proprio
territorio.
Lo scambio di queste buone prassi non potrà prescindere :
–  dall’utilizzo delle moderne Tecnologie;
–  dall’uso di competenze linguistiche;
–  dal possesso dei fondamenti della comunicazione pubblicitaria;
– dal possesso dei fondamenti per la stesura di un semplice business plan.
Il  progetto prevede inizialmente una ricerca da parte dei ragazzi ciascuno nel proprio Paese, di cosa sia uno stile di vita Green. Si tratterà di una ricerca-attiva, una scoperta su quali siano le giuste strategie  per una vita sana, su quale sia la giusta alimentazione, sull’importanza dello sport, sull’abitudine al rispetto dell’ambiente, al riciclo dei prodotti, alla riduzione dei consumi, alla rigenerazione delle risorse, all’uso di energia pulite.  Da queste osservazioni e riflessioni scaturirà un GREEN LIFESTYLE caratteristico del proprio paese di appartenenza (con soluzioni, abitudini e proposte ecologiche) che  sarà schematizzato e  condiviso   virtualmente con tutti gli altri studenti dei paesi partecipanti attraverso strumenti dell’ Online Collaboration. Sarà un primo momento di confronto e analisi “a distanza” delle buone prassi proposte dai vari paesi. Seguirà poi, uno scambio culturale sul posto, con i  viaggi  degli alunni nelle diverse nazioni , durante i quali potranno  acquisire una documentazione fotografica, fare dei video, ricerche testuali, fare interviste  e persino prendere  dei campioni di prodotto. Questo scambio culturale sarà certificato utilizzando il sistema di certificazione dei crediti formativi previsti dal piano EUROPASS per la mobilità.
L’ultima fase del progetto darà agli studenti una grande opportunità: i bambini della scuola primaria potranno sviluppare una campagna pubblicitaria per la produzione di prodotti ecosostenibili o di sensibilizzazione verso l’acquisizione di nuove pratiche green, oppure dei packaging di prodotti ecosostenibili; i  ragazzi di scuola secondaria dovranno sviluppare un Business Plan semplificato, basato sull’emulazione di idee di impresa acquisite durante lo scambio culturale, ma contestualizzate nel loro territorio. La struttura del progetto è di facile conversione verso un percorso curriculare scolastico esportabile. Esso può essere esplicitato anche conservando la struttura di scambio internazionale. Il gruppo dei docenti di coordinamento del progetto elaborerà, al termine del percorso, un documento che sia formalmente una proposta curriculare ben dettagliata. Il percorso così testato sarà pubblicato sulla piattaforma web TES (http://www.tesguide.eu/it/web_article/IT_share-a-tool.htm) che raccoglie tutte le buone prassi attinenti all’insegnamento della competenza dell’imprenditorialità.